giovedì 12 luglio 2012

L’investimento più fertile.



A qualcuno è venuto il dubbio che io abbia un po’ perso di vista i presupposti con cui era nato questo Blog. Forse perché, senza leggere in maniera approfondita alcune pagine significative in cui spiego come è nata questa idea, si è identificato il termine “investitore” con un soggetto mosso principalmente da motivazioni economiche (cosa che, più volte, ho escluso).

Vorrei far notare che, l’argomento “investimento”, nella mia ampia interpretazione (che di seguito andrò ad illustrare), è sempre l’argomento principale del Blog e si può trovare in quasi ogni articolo (salvo divagazioni).

Infatti, il tempo passa e cambiano, con esso, i contesti in cui ci muoviamo; cambia la fase della nostra vita e cambia anche, almeno secondo la mia modesta visione, l’oggetto sul quale i nostri personali investimenti si devono concentrare.

Non si può pretendere di avere sempre la stessa strategia di investimento al cambiare dei contesti di riferimento; sarebbe come giocare a golf utilizzando sempre la stessa mazza.

Ed infatti c’è stato il tempo in cui si doveva investire in energia fisica e spirituale. Ciò sarà servito in momenti in cui l’emotività e la resistenza fisica sono stati messi a dura prova dagli eventi. Questo investimento dovrà, in un modo o nell’altro, trovare sempre un po’ di spazio nella nostra vita. C’è stato (e ci sarà) un momento in cui si poteva investire “in un certo modo” negli strumenti finanziari ed in quel momento ho illustrato abbondantemente il mio modo di farlo. Non che adesso non si possa più fare, ma adesso quel “modo” di farlo è per forza di cose diventato più speculativo e quindi molto più pericoloso per chi non lo fa per professione. Poi ci sono i momenti in cui si pensa ad investimenti su cose molto più materiali, come può essere una casa (anche quella che è la “prima casa” e che, a prima vista, potrebbe non avere le caratteristiche dell’investimento).

Un investimento al quale non si può, poi, rinunciare è quello che riguarda il rapporto con il mondo che ci circonda. Più le difficoltà ci perseguitano (anche con il clamore che i mass media in questo periodo stanno fornendo) e più dovremmo avere l’esigenza di dare valore ad ogni cosa che esiste intorno a noi. Solo così potremo afferrare il sottile passaggio tra i momenti di ansia e tensione e quelli di affrancamento e serenità.

Quindi è necessario avere la preparazione per affrontare ogni investimento della nostra vita, ma si dovrà avere anche la capacità di capire quando è il momento giusto e quando invece è arrivato il tempo di cambiare strategia (o cambiare mazza da golf).

Per cui non vi dovrete sorprendere se nei prossimi articoli vi dovessi parlare della “terra”, dei suoi frutti o degli altri benefici che essa può dare all’uomo.

Non vi dovrete sorprendere perché anche in quell’occasione non sarò fuori argomento rispetto alle altre pagine che trovate in questo Blog. Non vi dovrete sorprendere in quanto, realmente, seminare un buldo o piantare un fusto, equivale ad investire nella maniera più naturale possibile.

E, quando sboccerà un fiore o spunterà un frutto, avremo tra le mani il risultato più gratificante che i nostri investimenti ci abbiano mai dato.