In questo post ho raccolto una serie di informazioni circa un argomento che, in linea teorica, può interessare tutti, anche chi non si sente attualmente toccato dai problemi dell’economia e dalla sua lenta ripresa.
Infatti, stiamo cercando con fatica di uscire dal pantano della crisi mondiale, ma dobbiamo fare i conti con un dato contrastante.
Dalle ultime rilevazioni economiche sembra che, mentre la produzione interna sta lentamente crescendo, la disoccupazione non sembra dare segni di inversione di tendenza.
E’ vero che, su tale dato, può parzialmente influire il comportamento delle aziende (anche quelle non proprio in sofferenza), che hanno colto la palla al balzo trovando “accordi alternativi” con i propri dipendenti, motivando gli stessi come un contribuito alla sopravvivenza dell’azienda.
Ma l’altro aspetto è la constatazione e la presa d’atto che tali “accordi alternativi” hanno fatto venir meno ogni garanzia ai dipendenti per il mantenimento in futuro del proprio posto di lavoro.
Tale situazione non è certamente gratificante per coloro che sanno di valere e si sentono quasi oppressi da una forzata compressione delle proprie capacità (pur mantenendo, in alcuni casi, le proprie entrate finanziarie pressoché invariate).
Per cui, continuando a dare sempre e comunque il massimo nel proprio lavoro per poter sperare che rimanga lo stesso, è anche bene mettere in preventivo un cambio di rotta che, più o meno bruscamente, potrà avvenire nella vostra vita lavorativa.